Se sei capitato in questo articolo è perché sicuramente hai sentito parlare del pranoterapeuta ma non hai la più pallida idea di cosa fa questo professionista. In questo articolo andremo a spiegare nel dettaglio questa professione e ti permetteremo anche di capire come poterlo diventare.
In questo articolo ti mostrerò cosa fa un pranoterapeuta e a come è possibile praticare questa professione.
Il pranoterapeuta è un professionista che si occupa di praticare la pranoterapia. Quest’ultima è una disciplina olistica che permette di ristabilire l’equilibrio vitale (energetico) di ogni individuo.
Il pranoterapeuta è visto perciò come una persona preparate con corsi specifici alla pratica di questa disciplina al fine di ristabilire il benessere di un individuo, lo fa operando attraverso tecniche di apposizione delle mani o con un breve contatto fisico.
Possiamo perciò affermare che è una persona preparata ed istruita a praticare questa disciplina che non ha niente a che vedere con la medicina.
Molti infatti tendono a confondere questa disciplina con una tecnica di medicina, ma non è così. Il pranoterapeuta non è un medico e non può dare diagnosi, né dare farmaci, né cambiare la terapia medica di un individuo.
Non cura perciò alcuna patologia medica, se non il benessere vitale energetico di una persona.
Cosa fa il pranoterapeuta?
Il pranoterapeuta applica delle tecniche precise che ha appreso a dei corsi appositi su una persona ed è in grado di analizzare l’equilibrio energetico di ogni persona e di andare a ristabilirlo quando necessario.
Per farlo usa delle tecniche che vedono l’utilizzo delle mani, solitamente il pranoterapeuta non entra in contatto diretto con la persona, ossia le sue mani non toccano direttamente la pelle tranne in determinati casi in cui è evidentemente necessario.
Il pranoterapeuta è una persona che ha un livello di energia vitale superiore agli altri ed è in grado perciò di trasferire parte della sua energia al fine di ristabilire il benessere della persona.
Quindi il processo prevede un’analisi iniziale e l’azione mirata volta a ristabilire l’equilibrio vitale di un individuo.
Quali sono i benefici della pranoterapia?
Come anticipato non è una branca della medicina quindi non è possibile curare alcun tipo di patologia medica con questa terapia.
Ciò che fa veramente la pranoterapia è quella di avere un effetto benefico sulle persone che scelgono di sottoporsi a questa terapia. Spesso viene consigliata come supporto ad una terapia farmacologica in pazienti che presentano patologie diverse al fine di permettere ad un individuo di ristabilire il suo benessere interiore.
È infatti importante, quando si affronta una malattia, mantenere un livello alto di positività e benessere mentale. Lo stress spesso aiuta a stare peggio quindi grazie alla pranoterapia che permette di rilassarsi e di ristabilire il proprio equilibrio, un paziente ha modo di avere più energia vitale per affrontare una malattia.
Non è da utilizzare solo in caso di sintomatologie psicosomatiche, ma anche in ognuna di quelle occasioni in cui ci sentiamo sotto stress, sotto tono, stanchi. Inoltre non ha alcun tipo di effetto collaterale, quindi questo permette a tutti di poterne usufruire.
Come funziona una seduta di pranoterapia?
La sessione di pranoterapia si svolge molto semplicemente con il cliente che si posiziona sul lettino e si lascia analizzare energeticamente dal pranoterapeuta.
Per fare la sua analisi il pranoterapeuta utilizzerà delle precise tecniche con le mani senza toccare il paziente
Si focalizzerà poi sulle zone da trattare irradiando la sua energia e trasmettendola al cliente. Il tutto senza, o con un minimo, contatto fisico. Il tutto avviene seguendo tecniche precise che si differenziano a seconda del caso da affrontare.
Come si diventa pranoterapeuta?
Al momento questa professione non è ancora riconosciuta a livello italiano ossia non ci sono degli albi professionali dove potersi iscrivere.
Nonostante questo però per diventare un pranoterapeuta è necessario seguire un iter ben preciso. C’è da precisare che in primis non tutti possono essere pranoterapeuti, bisogna essere infatti classificati come persone predisposte con un’energia vitale più amplia del normale.
Proprio per questo prima di iniziare qualsiasi tipo di percorso solitamente si viene sottoposti ad un esame “l’esame delle mani”.
Bisogna poi essere persone pronte a sposare il codice deontologico della professione e bisogna avere ben chiaro in mente che non si è medici, quindi non si può diagnosticare una patologia, non si può curare alcuna patologia, non è possibile dare farmaci o modificare la terapia medica di un cliente.
Se sei intenzionato a seguire questo percorso allora per poter esercitare la professione dovrai iscriverti ad un corso di pranoterapia accreditato, ci sono in Italia diverse scuole che permettono di apprendere la professione e di apprendere ogni tecnica al momento utilizzabile.
Senza seguire un corso specifico non si ha modo di apprendere ogni caratteristica e quindi di continuare a percorrere il cammino verso questa professione.
Il pranoterapeuta, quindi:
- Non effettua diagnosi mediche
- Non prescrive farmaci
- Non sospende una terapia farmacologica
- Non effettua manipolazioni
- Non spoglia il cliente
- Non effettua riabilitazione, in quando non è un fisioterapista
- Non effettua radiografie, ma lavora sul riequilibrio energetico mediante l’apposizione delle mani.
La condotta del pranoterapeuta può, dunque, configurarsi come esercizio abusivo della professione medica, ed in genere come abuso della professionalità della stessa, solo e soltanto, laddove, si accompagna con la formulazione di diagnosi, la prescrizione di farmaci, sospendere al cliente farmaci, massaggi, manipolazione o con l’assolvimento di pratiche sanitarie, impedendo o dissuadendo il cliente dal rivolgersi al proprio medico. La pranoterapia in quanto esercitata da soggetti che si assumono in possesso, per dote naturale, della cosi detta ‘energia pranica’ o ‘bionergia’, si limita ad un trattamento consistente nella mera imposizione delle mani a breve distanza o contatto superficiale dal corpo del cliente